Milazzo Classica Classica nasce nell'anno 2000 da una felice intuizione dei Maestri
Elvira Foti e Roberto Metro (concertisti di fama internazionale),
che organizzarono - per conto dell'Amministrazione Comunale di Milazzo -
alcuni concerti estivi nell'Atrio del Carmine.
Visto il successo riscosso dall'iniziativa, l'allora Sindaco di Milazzo,
ing. Nino Nastasi, volle subito riconfermarla anche per gli anni
successivi, aumentandone il numero di spettacoli e facendo sì che, in
brevissimo tempo, essa diventasse il vero "fiore all'occhiello" tra le
attività culturali del Comune di Milazzo.
Si volle dare sempre più un taglio "internazionale" a questo Festival
musicale, affinché esso potesse contribuire - seppur in minima parte - a
portare in alto il nome di Milazzo, richiamando nella nostra città anche
un discreto numero di turisti stranieri amanti della buona musica. Anche
la pubblicità mirava in tal senso: tutto il materiale cartaceo
(manifesti, locandine, volantini, programmi di sala) veniva stampato sia
in italiano che in inglese.
Furono quelli gli anni d'oro per Milazzo Classica, che ebbe l'onore di
ospitare nelle proprie stagioni grandi musicisti provenienti da tutto il
mondo (Stati Uniti, Russia, Giappone, Francia, Germania, Danimarca,
Belgio, Romania, Bulgaria, ecc.). Come non ricordare, a tal proposito,
alcuni concerti memorabili tenuti da varie orchestre sinfoniche straniere
o il recital della pianista francese Caroline Sageman (premiata al Concorso
Chopin di Varsavia), la quale, di fronte ad un pubblico entusiasta che non
smetteva mai di applaudirla, fu "costretta" a concedere ben sette bis!
Con la riapertura e l'inaugurazione del Duomo Antico, Milazzo Classica
raddoppiò la propria attività: infatti, oltre al consueto festival
estivo, si volle offrire al pubblico anche una regolare stagione
invernale (denominata Milazzo Classica d'Inverno), che, con cadenza
settimanale, si protraeva fino a primavera inoltrata.
La città era in fermento ed era davvero molto suggestivo vedere, la
domenica pomeriggio, centinaia di persone a Piazza Roma, in attesa dei
bus navetta (messi a disposizione gratuitamente dall'Amministrazione
Comunale) che facevano la spola con il Castello per condurre il pubblico
al Duomo Antico, sede dei concerti.
Anche in questa affascinante "location" invernale si sono esibiti
straordinari artisti, che hanno lasciato un ricordo indelebile nella
memoria di coloro che hanno avuto la fortuna di poterli ascoltare: senza
voler fare antipatiche graduatorie di merito, fra tutti ci fa piacere
ricordare due diversi spettacoli tenuti dal compianto Arnoldo Foà.
Negli anni a seguire, veniva riaperto il Teatro Trifiletti, rimasto a
lungo inagibile per lavori di ristrutturazione; fu così che Milazzo
Classica trovò la sua collocazione ideale, anche per volontà del prof.
Dario Russo (Assessore alla Cultura e al Turismo durante la seconda
sindacatura dell'avv. Carmelo Pino), il quale volle trasferire la
stagione nel "nuovo" teatro, da poco restaurato.
Con l'occasione, si pensò anche di replicare gli spettacoli al mattino,
a beneficio degli studenti delle Scuole medie e dei Licei milazzesi, con
lo scopo di avvicinare i giovani alla Musica ed insegnar loro come
"vivere" il Teatro; ebbe inizio così una proficua collaborazione con i
vari Dirigenti scolastici, che, sposando con entusiasmo il progetto,
hanno permesso ogni anno ad oltre 1.000 studenti di seguire i concerti di
Milazzo Classica.
Coordinatrice del progetto scolastico è sempre stata la prof.ssa Elvira
Foti, docente di Educazione Musicale da oltre un trentennio e molto
stimata a Milazzo, la quale, grazie alla sua grande esperienza e
professionalità, ha sempre saputo coinvolgere i giovani, avvicinandoli
ad un mondo nuovo, educandoli all'ascolto della musica colta e
"formando" così il pubblico di domani.
Considerata la grande valenza culturale e didattica di tale progetto,
negli ultimi anni esso si è rivolto anche ad altri Istituti
scolastici del comprensorio che hanno voluto aderire, mostrando
così grande sensibilità verso questo genere di manifestazioni.
Oggi Milazzo Classica è una realtà (per certi versi unica in
Italia) che riesce a vivere e a sostenersi senza alcuna forma di
contribuzione pubblica, essendo in grado di autofinanziarsi grazie anche
al sostegno di alcuni prestigiosi imprenditori locali, che continuano a
sponsorizzare quest'iniziativa, convinti che non si debba assolutamente
rinunciare a fare cultura, neanche in un periodo di crisi economica come
quello che stiamo vivendo. |